Amavo salire in cima al paese, alla chiesa battuta dal vento, donde l’occhio spazia in ogni direzione su un orizzonte sterminato, identico in tutto il suo cerchio. (Carlo Levi – Cristo si è fermato a Eboli)

Ancora una foto della Tredicina.
Il popolo nicastrese continuò a chiedere la protezione del santo in diverse occasioni. All’amatissimo Sant’Antonio, venne così dedicata una cappella in cui vennero posizionate tredici lampade che ardevano giorno e notte in segno di ringraziamento
Continua la serie della Tredicina.
Fu proprio il frate miracolato Lorenzo da Gimigliano che per ringraziare il santo, iniziò una novena che si prolungò e diventò una tredicina.
Continuiamo il viaggio con la terza foto.
La devozione della popolazione per il santo miracoloso che aveva il dono dell’ubiquità risale a diversi secoli fa; secondo le fonti storiche, infatti, per intercessione del santo l’antica Nicastro sarebbe scampata a sciagure e calamità.
Continuiamo il viaggio con la seconda foto.
Sant’Antonio da Padova, Dottore della Chiesa, amatissimo protettore della città di Nicastro. Nei giorni della Tredicina, il santuario dedicato al Taumaturgo di Lisbona è affollato quotidianamente da migliaia di persone che partecipano alle messe e ai vari momenti di riflessione organizzati dai Padri Cappuccini.
Con la foto di oggi, voglio farvi partecipi di un evento che è molto sentito nella tradizione popolare della città di Nicastro. Questa è la prima di una serie di foto che sono state esposte in una “personale” un paio di settimane fa nell’omonima cittadina .
Morpheus62
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